
Speciale gialli, thriller e noir
26/12/2025
Puntata speciale del Cacciatore di libri dedicata a gialli, thriller e noir, genere molto amato dal pubblico e che spesso domina le classifiche. Interviste a: Donato Carrisi, Antonio Manzini, Maurizio de Giovanni, Cristina Cassar Scalia, Massimo Carlotto, Alessandro Robecchi, Piergiorgio Pulixi, Marco Malvaldi, Joel Dicker e Scott Turow.

I romanzi di successo del 2025
25/12/2025
Puntata speciale del Cacciatore di libri dedicata ai romanzi di maggior successo dell'anno che si sta per chiudere. Parliamo solo di romanzi, come si fa sempre questo programma, e non prendiamo in considerazione saggi o altre pubblicazioni.Il 2025 è stato l'anno del ritorno in libreria (e del grande successo) di scrittori stranieri come Dan Brown, Joel Dicker e Ken Follet. C'è poi il vincitore del premio Strega Andrea Bajani. Sempre molto gettonati gli autori e le autrici di gialli, thriller e noir da Antonio Manzini a Donato Carrisi, da Cristina Cassar Scalia a Maurizio de Giovanni. La leggerezza e i toni ironici di Alessia Gazzola con la serie Miss Bee e di Felicia Kingsley. Il 2025 ha visto anche la conclusione della serie "M" di Antonio Scurati e un nuovo romanzo che trae spunto da fatti reali di Viola Ardone. Le storie d'amore dell'inossidabile Sveva Casati Modignani, ma anche il Romance della giovane Rokia. E ancora gli esordi di successo come quello di Bibbiana Cau. In questo puntata speciale diamo uno sguardo ad alcuni dei romanzi che hanno avuto maggior successo di pubblico, quelli insomma che hanno animato le classifiche dell'anno.

"Mia nonna e il Conte" di Emanuele Trevi
24/12/2025
Caratteristica di Emanuele Trevi, Premio Strega nel 2021 con "Due vite" (Neri Pozza), è quella di mettere insieme memorie personali, fatti realmente accaduti, riflessioni filosofiche, esistenziali e psicoanalitiche. Rientra in queste caratteristiche anche "Mia nonna e il Conte" (Solferino), un libro in cui Trevi ricorda la nonna Peppinella quando, superati gli 80 anni, fece un incontro speciale con un uomo, un conte, appassionato della storia dei Borbone. Due persone molto diverse che entrarono in sintonia profonda e si incontravano quasi ogni giorno nel giardino di casa della nonna, in Calabria. Quello stesso giardino dove Trevi passava molto tempo e scoprì l'amore per la lettura e la scrittura.

Daria Bignardi e consigli di lettura
20/12/2025
"Nostra solitudine" di Daria Bignardi e consigli di lettura Che cos'è la solitudine? Chi ha diritto di sentirsi solo? La solitudine è un fatto privato o una questione collettiva? Intorno a queste domande si sviluppa il libro di Daria Bignardi "Nostra solitudine" (Mondadori). Tutto nasce con l'idea di abbandonare i social, che in genere sfruttano il senso di solitudine delle persone, ma l'autrice ammette subito di non poter fare a meno di Whatsapp. Nel libro ci sono diverse riflessioni sulla solitudine, spesso ancorate ad accadimenti: c'è un capodanno in Vietnam che Daria Bignardi trascorre con il figlio e lì pensa "Si sta bene soli anche se non si è soli", oppure c'è una missione umanitaria in Uganda, o ancora un viaggio in Cisgiordania per incontrare i progionieri palestinesi usciti dalle carceri israeliane. Le riflessioni sulla solitudine si intrecciano con quelle politiche e sociali, ma anche con le riflessioni sul femminile, sulla maternità, sulla necessità di essere sempre performanti.Nella seconda parte, in vista delle feste, una carrellata di consigli di lettura per tutti i gusti.

Maurizio de Giovanni e Teresa Ciabatti
13/12/2025
"L'orologiaio di Brest" di Maurizio de Giovanni e "Donnaregina" di Teresa Ciabatti "L'Orologiaio di Brest" (Feltrinelli) è il nuovo romanzo di Maurizio De Giovanni. Stavolta non ci sono i personaggi seriali, quindi non c'è il commissario Ricciardi o Sara Morozzi, ex agente dei servizi, non ci sono i Bastardi di Pizzofalcone, non c'è neanche Mina Settembre. Questo è un noir molto articolato, perché ci sono diversi personaggi e diversi piani temporali, dagli anni '70 ai giorni nostri. Le storie di questi personaggi si intrecciano in un modo che il lettore scopre solo alla fine del romanzo. C'è una donna quarantenne, Vera, che fa la giornalista ed è ossessionata dall'omicidio del padre che era avvenuto poco prima che lei nascesse: indaga sull'attentato in cui il padre era rimasto ucciso. C'è poi Andrea Malchiodi, 42 anni, docente universitario coinvolto in uno scandalo (una studentessa l'ha accusato di un ricatto sessuale): la madre, Flavia, ha la demenza senile e lui non ha mai conosciuto il padre. Poi c'è Maddalena, 20 anni, che studia nella Capitale e vive una storia d'amore proibita con un uomo molto più grande di lei. C'è quello che viene definito un "barbone non barbone", che sa riparare in modo impeccabile gli orologi. Infine c'è un anziano con un grande potere che governa una non ben definita "Entità". Un romanzo sul potere, sui poteri occulti, sulle ossessioni e anche sul terrorismo degli anni '70. Nella seconda parte parliamo di "Donnaregina" (Mondadori) in cui Teresa Ciabatti torna a giocare, narrativamente parlando, con il suo alter ego, come aveva già fatto per esempio in "La più amata". La voce narrante è quella di una scrittrice/giornalista che non si è mai occupata di criminalità e che incontra diverse volte Giuseppe Misso, un ex boss della camorra, diventato collaboratore di giustizia, per scrivere un romanzo. Non è la ricostruzione della storia criminale dell'ex boss (38 omicidi commessi, 108 ordinati, accusato di rapina manoarmata, associazione mafiosa). Misso (persona reale) viene raccontato no tanto per i suoi crimini, ma nelle sue relazioni: il migliore amico quando era piccolo, gli amori, il rapporto con il figlio che fa coming out. Le vicende dell'ex boss si intrecciano con quelle della scrittrice che sta avendo problemi con la figlia adolescente (sono diversi i ricoveri in neuropsichiatria infantile).



Il cacciatore di libri