Ci sono cose che il Servizio Sanitario Nazionale deve fare per forza
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Dopo sette anni di attesa, a fine dicembre entrano in vigore i nuovi livelli essenziali di assistenza (LEA), cioè tutte le prestazioni che il Servizio Sanitario Nazionale deve garantire a tutte le persone, in modo gratuito o attraverso il pagamento di un ticket. È una novità importante che potrebbe migliorare la vita a molte persone, ma i problemi non mancano: dalle risorse limitate alla mancanza di molte pratiche di ultima generazione, per esempio per le diagnosi precoci, perché i LEA erano stati identificati nel 2017. Ci occupiamo poi di computer quantistici, con una guida rapida per capire gli annunci altisonanti che ogni tanto fa qualche azienda sui progressi raggiunti in un campo dove c’è molta concorrenza, e per ora risultati limitati, e infine proviamo a risolvere uno dei più grandi misteri nella storia dell’aviazione.
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33:04
Il più grande disastro industriale della storia
Fu quello di Bhopal in India, 40 anni fa. Le stime variano molto, ma si calcola che causò circa 22mila morti ed ebbe conseguenze sulla salute di centinaia di migliaia di persone. La contaminazione ambientale continua a essere la causa di problemi alle falde acquifere e di malattie croniche, come problemi respiratori, malattie cardiache, cancro, danni al sistema immunitario, disturbi neurologici e problemi riproduttivi. È una storia che arriva da lontano, ma che in un certo senso ci riguarda tutti. In Valtellina, intanto, è stato scoperto uno degli ecosistemi fossili meglio conservati in tutto l’arco alpino, vediamo come è stato possibile. Infine ci occupiamo di un famosissimo esperimento carcerario.
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34:11
Cos’è tutto questo allarme su palette e utensili da cucina di plastica nera
A leggere gli articoli di alcuni giornali sembra che faremo tutti una brutta, bruttissima, fine a causa delle palette e degli altri utensili da cucina di plastica nera. Tra titoli allarmati su “palette killer” e sulle sostanze nocive a contatto con il nostro cibo si è creata una certa confusione, dando l’idea che i prodotti che usiamo in cucina non siano sicuri e che nessuno si occupi del problema. Eppure, proprio i prodotti che entrano in contatto con il cibo sono tra i più normati nell’Unione Europea e i controlli, per la salute di tutti, ci sono: vediamo come funzionano. Ci spostiamo poi a Baku per i deludenti risultati della 29esima conferenza contro il cambiamento climatico. Infine vediamo gli esiti fallimentari di quella che era stata presentata come una terapia promettente contro l’Alzheimer.
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32:09
L’Italia non si decide sulla sperimentazione animale
La sperimentazione animale è uno di quegli argomenti che suscitano forti emozioni e portano a posizioni spesso polarizzate: ci si divide tra chi difende la necessità della ricerca scientifica e chi si batte per i diritti degli animali. È però importante parlarne e soprattutto sapere bene di che cosa si tratta, tra implicazioni, opportunità e temi etici. In Italia ci sono divieti che configgono con la direttiva dell’Unione Europea che regolamenta la sperimentazione animale, cosa che porta a grandi disparità nelle possibilità di ricerca nei laboratori Italiani rispetto a quelli in altri stati membri. Un emendamento presentato dalla maggioranza voleva eliminare quei divieti, ma proprio per la polarizzazione le cose sono andate diversamente. Cambiamo poi completamente argomento per tornare a occuparci di UFO, di Elon Musk e delle dimissioni della direttrice della più importante rivista di divulgazione scientifica negli Stati Uniti.
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29:43
Iniettarsi virus per provare a distruggere un tumore
È quello che ha fatto la biologa molecolare Beata Halassy in Croazia, dopo avere scoperto di avere una nuova recidiva del proprio tumore al seno. Ha preparato, purificato e iniettato nella sede del tumore due tipi di virus allo scopo di eliminare le cellule tumorali e stimolare una risposta immunitaria. Oggi Halassy dice di stare bene e ha pubblicato i risultati del suo auto-esperimento, portando a molte perplessità sul piano etico. È infatti una vicenda molto delicata e con grandi implicazioni sia per la ricerca sia per i pazienti. Ci spostiamo poi a Baku, in Azerbaigian, dove è iniziata la 29esima conferenza delle Nazioni Unite per il contrasto al cambiamento climatico (COP29) e ci facciamo raccontare da Ludovica Lugli, inviata del Post a seguire i lavori, l’aria che tira per un’edizione definita da molti in “tono minore”.
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